“Chiamare le cose con il loro nome”
Tempi e il Comune di Caorle organizzano la terza edizione del Premio giornalistico Luigi Amicone, in memoria del fondatore ed ex direttore della rivista. Sarà l’occasione per dibattere di politica, educazione, libertà e informazione con ospiti italiani e due ospiti internazionale, lo scrittore e filosofo francese Alain Finkielkraut e l’ex ministro dell’Armonia nazionale e degli Affari delle minoranze in Pakistan Paul Bhatti. Sul palco della tre giorni di incontri, tra gli altri, il ministro Giuseppe Valditara, Mario Mauro, Federico Palmaroli (Osho), Antonio Cabrini, Marta Petrosillo, Fausto Biloslavo e Anna Krasnikova.
Dopo il successo delle edizioni del 2022 e 2023, anche quest’anno la rivista Tempi torna a Caorle (Ve), da venerdì 14 a domenica 16 giugno, per il terzo appuntamento di “Chiamare le cose con il loro nome”, festival di incontri e dibattiti durante il quale verrà consegnato il Premio giornalistico Luigi Amicone e il Premio Luigi Amicone – Premio Cultura Città di Caorle. «Tre giorni pensati per mettere a fuoco una questione fondamentale per il mondo dell’informazione e l’intera società: senza il riconoscimento di una evidenza, di una “verità”, non c’è possibilità di comunicazione e di dialogo», spiega il direttore Emanuele Boffi presentando l’iniziativa, organizzata con la collaborazione di Cioni Communication.
«L’avventura del premio Amicone, “Chiamare le cose con il loro nome”, è arrivata alla terza edizione – commenta il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura del Comune di Caorle – Sentiamo tutti l’urgenza di capire, approfondire e guardare alle sfide di questo nuovo millennio senza rischiare di esserne travolti. La città di Caorle, l’intera Amministrazione è orgogliosa di ospitare personalità del giornalismo e della politica che si sono contraddistinte per la loro spinta ideale e la loro libertà di giudizio. L’urgenza e la libertà di dare un giudizio su tutta la realtà è un fatto sempre più ineludibile. È necessario ricominciare a giudicare tutto, è necessario ripartire dai fondamentali come l’educazione e la scuola, è necessario formare le nuove generazioni ad un pensiero critico, per non lasciarli soli e disarmati di fronte alla tempesta. “Chiamare le cose con il loro nome” è tutto questo: ecco perché è una grande avventura che insegue l’ideale».
Il programma
Si comincia venerdì 14 alle 21, in piazza Vescovado, con due appuntamenti: prima il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, parlerà di “Libertà e lavoro – La scuola delle due L” presentando il suo libro La scuola dei talenti. A seguire, salirà sul palco Federico Palmaroli, autore di satira famoso per “Le più belle frasi di Osho”, che presenterà il suo libro Er pugno se fa co la destra o co la sinistra? e come nelle edizioni passate farà ridere la piazza con le sue vignette.
Sabato 15 giugno sono tre gli appuntamenti legati alla festa di Tempi. Alle 11.30, nella Sala di Rappresentanza del Comune di Caorle si parlerà del “Dramma dimenticato dei cristiani perseguitati” con Marta Petrosillo, direttrice del Centro studi sulla libertà religiosa di Aiuto alla Chiesa che soffre, e Paul Bhatti, medico ed ex ministro dell’Armonia nazionale e degli Affari delle minoranze in Pakistan e presidente della onlus Missione Shahbaz Bhatti intitolata a suo fratello, il ministro federale per le Minoranze religiose assassinato il 2 marzo 2011 dai fondamentalisti. Al termine dell’incontro verrà consegnato il Premio giornalistico Luigi Amicone a Marta Petrosillo.
Alle 18 di sabato si parla di “Europa senza polmoni. La guerra russa in Ucraina e la fine di un sogno”. Sul palco di piazza Vescovado saliranno l’ex ministro della Difesa e presidente del Centro studi Meseuro Mario Mauro, l’inviato di guerra del Giornale Fausto Biloslavo e la docente di Cultura dei paesi slavi e Lingua russa presso l’Università Cattolica di Milano Anna Krasnikova.
Iniziano gli Europei di calcio, e proprio durante la tre giorni di Tempi, sabato alle 21, l'Italia sfiderà l'Albania nella prima partita del suo girone. Appuntamento in piazza Vescovado dove il match verrà trasmesso sul maxischermo e sarà introdotto e commentato da un ospite d’eccezione che ha fatto la storia degli Azzurri: l'ex difensore della Nazionale e della Juventus Antonio Cabrini. L’appuntamento è alle 20.30.
Domenica 16 giugno, infine, è il momento dell’ultimo prestigioso ospite internazionale: alle 11 in Sala di Rappresentanza del Comune parlerà il filosofo, giornalista e membro dell’Académie française Alain Finkielkraut, che riceverà il Premio Luigi Amicone-Premio Cultura Città di Caorle 2024.
Le motivazioni dei Premi
– Il “Premio Luigi Amicone” 2024 va a Marta Petrosillo, giornalista ed esperta di libertà religiosa, che si è sempre impegnata per denunciare il fenomeno in costante crescita della persecuzione dei cristiani. L’attuale direttrice del Centro studi sulla libertà religiosa di Aiuto alla Chiesa che soffre non ha mai avuto timore di “chiamare le cose con il loro nome”, indagando le principali cause della persecuzione, come il fondamentalismo islamico, anche quando queste venivano ignorate dai media internazionali. Convinta che «il primo passo da compiere per arrestare la persecuzione cristiana è la consapevolezza» della sua esistenza, Marta Petrosillo ha dato voce a tanti testimoni, soprattutto donne in Africa e Medio Oriente, che hanno subito violenze e ostilità per la loro fede. In questo modo ha mostrato, come ricordato da papa Francesco, che i cristiani perseguitati e i martiri contemporanei non sono dei “falliti”, perché «attraverso il seme dei loro sacrifici Dio opera prodigi, cambia i cuori e salva gli uomini».
– Il “Premio Luigi Amicone - Premio cultura città di Caorle” 2024 va a Alain Finkielkraut, una delle personalità più originali e dibattute del panorama intellettuale contemporaneo. Accademico di Francia, produttore e conduttore di una trasmissione radiofonica culturale (Répliques) che va avanti da quasi quarant’anni, Finkielkraut è autore di una ventina di libri che esaltano l’attualità di scrittori e pensatori come Charles Péguy, Hannah Arendt, Martin Heidegger, Walter Benjamin, Emmanuel Lévinas, Philip Roth, Milan Kundera, ecc. Il suo impegno civile e la sua passione intellettuale hanno dato vita a una nuova varietà di pensiero conservatore, che si colloca al di là dell’usurata dicotomia destra-sinistra e che si riassume in una citazione di Albert Camus che gli è particolarmente cara: «Ogni generazione indubbiamente si crede destinata a rifare il mondo. La mia sa tuttavia che non lo rifarà. Ma il suo compito forse è più grande. Esso consiste nell’impedire che il mondo si disfi». Da qui la preoccupazione che caratterizza i suoi interventi degli ultimi anni: «Noi ci vantiamo della potenza dell’uomo sulla natura, mentre è l’uomo ad essere consegnato irresistibilmente alla potenza, cioè all’esigenza assoluta di produrre e di consumare. Allora l’opposizione fra progressisti e conservatori non ha più senso, perché quelli che la fanno danno per scontato che il conservatorismo coincida con l’immobilismo. In realtà ci vuole una grande audacia, una grande capacità di iniziativa per interrompere il movimento, per rallentare i processi. È questa audacia che io attenderei dalla politica. Ma per questo, occorrerebbe che la politica si mettesse al servizio della civiltà».
Data creazione: 29-05-2024 | Data ultima modifica: 29-05-2024