“Chiamare le cose con il loro nome”

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Dal 13 al 15 giugno a Caorle, tre giorni di incontri organizzati da Tempi e dal Comune di Caorle e la quarta edizione del “Premio Luigi Amicone”

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11 Giugno 2025

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Tempi e il Comune di Caorle organizzano la quarta edizione del Premio giornalistico Luigi Amicone, in memoria del fondatore ed ex direttore della rivista.
Sarà l’occasione per dibattere di cultura, politica, educazione, bioetica e informazione con numerosi ospiti. Sul palco della tre giorni di incontri, tra gli altri, il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello, l’ex ministro Maurizio Sacconi, Marina Terragni, Claudio Risé, Tommaso Cerno, Paolo Bricco, Federico Palmaroli (Osho).

Dopo il successo delle edizioni del 2022, 2023 e 2024, anche quest’anno la rivista Tempi torna a Caorle (Ve), da venerdì 13 a domenica 15 giugno, per il quarto appuntamento di “Chiamare le cose con il loro nome”, festival di incontri e dibattiti durante il quale verrà consegnato il Premio giornalistico Luigi Amicone e il Premio Luigi Amicone - Premio Cultura Città di Caorle. «Tre giorni pensati per mettere a fuoco una questione fondamentale per il mondo dell’informazione e l’intera società: senza il riconoscimento di una evidenza, di una “verità”, non c’è possibilità di comunicazione e di dialogo», spiega il direttore Emanuele Boffi presentando l’iniziativa, anche quest’anno organizzata con la collaborazione di Cioni Communication.
«L’avventura del festival “Chiamare le cose con il loro nome” e del Premio Luigi Amicone è arrivata alla quarta edizione – commenta il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura del Comune di Caorle, Luca Antelmo – Questa iniziativa nasce dalla necessità di riuscire a destreggiarci al meglio nella complessità che contraddistingue il mondo di oggi. “Chiamare le cose con il loro nome” è un titolo che abbiamo scelto proprio perché, oggi più che mai, crediamo sia importante riscoprire le radici della nostra realtà, per avere una base solida che ci permetta di ragionare criticamente e liberamente sugli eventi che si verificano nel nostro tempo. Grazie a questo evento, Caorle ospiterà personalità del mondo del giornalismo che si sono contraddistinte per la loro spinta ideale e la loro libertà di giudizio: non vediamo l'ora di poterli accogliere in questa tre giorni densa di contenuti”.

Il programma
Si comincia venerdì 13 sera, alle 21, in piazza Vescovado. La giornalista e Garante per l’infanzia e l’adolescenza Marina Terragni e lo psicanalista e scrittore Claudio Risé saranno i protagonisti del primo incontro, intitolato “L’era della post-famiglia, tra generazione ansiosa e ansia di generare”. Al termine della serata il direttore di Tempi, Emanuele Boffi, consegnerà il Premio Luigi Amicone 2025 a Marina Terragni.

Sabato 14 giugno saranno tre gli incontri della festa di Tempi.
Alle 11 appuntamento al Centro civico di Caorle, in piazza Vescovado, per un incontro con don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano impegnato nella lotta alla criminalità organizzata che parlerà di “Giovani, carini e spaesati. L’urgenza di tornare a educare”.
Alle 18 si torna in piazza Vescovado, dove il giornalista e inviato del Sole 24 Ore Paolo Bricco e l’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi si confronteranno sul tema “Inverno demografico industriale. L’Italia non fa più figli né imprese”. Al termine dell’incontro sarà consegnato a Paolo Bricco il Premio Luigi Amicone – Premio Cultura Città di Caorle.
La giornata si conclude ancora in piazza Vescovado, alle 21.30. Saliranno sul palco il direttore del Tempo Tommaso Cerno, l’autore di satira Federico Palmaroli, in arte Osho, e l’editorialista di Domani Mattia Ferraresi. Il tema della serata, durante la quale Palmaroli proietterà le sue vignette migliori sul maxischermo, è “Dalla cancel culture al ‘metodo Trump’. È finito il politicamente corretto?”.

La festa di Tempi si conclude domenica 15 giugno alle ore 11. Presso la Sala di rappresentanza del Comune di Caorle, in via Roma 26, ci sarà un incontro sul fine vita intitolato “Buona morte, pessima idea”. Ne discuteranno il prof. Luciano Eusebi, docente di Diritto penale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e il prof. Marco Maltoni, direttore dell’Unità Cure Palliative della Romagna.

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Ultimo aggiornamento: 10/06/2025, 17:09

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