Descrizione
Si è tenuta questa mattina, lunedì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, presso la prefettura di Venezia, la cerimonia di consegna delle medaglie d'onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra.
Fra gli insigniti della medaglia c'è anche Stefanutto Stefano, padre dell'ex comandante della polizia locale di Caorle, Armando Stefanutto, che ha ritirato l'onorificenza in memoria del genitore.
Con lui era presente il Vicesindaco del Comune di Caorle, Luca Antelmo: “La Giornata della Memoria non solo ci permette di riflettere su uno dei drammi più oscuri della storia dell'umanità, ma anche di celebrare valori fondamentali come la dignità umana, la libertà e l'uguaglianza – ha detto il Vicesindaco Antelmo – La vicenda vissuta da Stefano Stefanutto ci ricorda gli orrori della guerra che, purtroppo, continuano a ripetersi anche oggi, ad 80 anni dai tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale”.
Dopo la conclusione del servizio di leva in marina il 30 settembre 1939, Stefano Stefanutto fu richiamato in servizio l'11 maggio 1940, a pochi giorni dall'entrata in guerra dell'Italia con l'Asse. Fu inviato a Creta, dove, la Regia Marina aveva una postazione di artiglieria.
Il 9 settembre 1943, dopo l'armistizio dell'Italia con gli Alleati, venne fatto prigioniero dai tedeschi perchè Stefanutto e i suoi commilitoni si erano rifiutati di unirsi alle truppe tedesche. Da Creta venne trasferito a Berlino per poi essere internato in un campo di concentramento, dove è rimasto per diversi mesi. Riuscì, con alcuni compagni, a sopravvivere ad una fucilazione: nella confusione generata dalla scarica, Stefanutto e i suoi compagni di fuga riuscirono ad allontanarsi, scampando alla morte e dandosi alla macchia in territorio tedesco. Dopo la fine della guerra, il 5 settembre 1945 poté finalmente tornare a casa e riabbracciare la famiglia.