Descrizione
Concerto tutto al femminile da non perdere domani sera, sabato 5 luglio, alle ore 21.30 in Piazza Vescovado.
Ad esibirsi saranno le Figlie di Choro, ensemble strumentale, nato a partire da alcune musiciste legate, oltre che da una conoscenza ed amicizia di lunga data, dalla comune volontà di reinterpretare i repertori musicali, a partire da quelli del periodo barocco italiano, nella ricerca di un linguaggio raffinato e libero, capace di veicolare i valori e la cultura che, per sua natura, alla musica appartengono.
Il nome scelto dalle musiciste è senz'altro evocativo e richiama alla mente la storia di Venezia e di uno dei più grandi compositori italiani, Antonio Vivaldi.
Nella Venezia del Settecento, a due passi da San Marco, vi era un luogo divenuto leggendario: l’Ospedale della Pietà, un pio istituto che accoglieva le orfanelle provenienti dalle famiglie non abbienti, dava loro sostentamento e provvedeva alla loro educazione. Tra le varie discipline vi era anche la musica, e le ragazze più talentuose diventavano così musiciste di professione. Tra i maestri vi erano Giuseppe Tartini e Antonio Vivaldi, che venne assunto alla Pietà in qualità di violinista, compositore e maestro del coro. Qui operò dal 1703 al 1720, e compose la maggior parte della sua musica proprio per le orfane, che le davano vita. Oggi quella stessa musica viene eseguita ogni giorno e ogni sera in teatri, chiese e altri luoghi di tutto il mondo. Le musiciste facevano parte del “Choro”: erano così adottate dalla Musica. Alcune brillavano nello studio di uno o più strumenti, altre eccellevano anche nel canto, e non mancavano le compositrici. Ai loro concerti accorrevano genti da ogni dove, oltre ad essere amati dal popolo.
Le musiciste (Violino solista: Gabrielle Shek; Violini: Anastasia Andreatta, Sofia Di Mambro, Roberta Zarpellon; Viola: Marilù Barbon; Violoncello: Claudia Cecchinato;
Contrabbasso: Celeste Piccininno; Cembalo: Angelica Selmo) proporranno un repertorio assolutamente affascinante, da Corelli a Vivaldi, da Bach ad Albinoni.
Ingresso libero e gratuito.