Tre fratelli Gusso “Santamore” in viaggio a Ferrandina sulle tracce della propria storia familiare

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La famiglia Gusso "Santamore" ha portato a Caorle la tradizione dei "baraboi"

Data:

31 Ottobre 2025

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Nei giorni scorsi, i fratelli Bernardetta, Cesarina e Narciso Gusso della famiglia “Santamore” hanno intrapreso un viaggio a Ferrandina (Matera) per compiere una ricerca personale e familiare di grande valore storico e umano. La loro decisione è nata dal desiderio di approfondire le proprie origini e di ripercorrere le vicende che, oltre un secolo fa, videro i loro bisnonni protagonisti di un momento significativo della storia di Caorle.

Dopo la disfatta di Caporetto del 1917, infatti, i bisnonni Francesco Gusso e Giovanna Marin, con i loro figli, furono costretti ad abbandonare Caorle e a trasferirsi temporaneamente a Ferrandina, dove trovarono accoglienza e solidarietà in un periodo segnato dagli eventi della Prima Guerra Mondiale.

Durante la loro permanenza in Basilicata, la famiglia Gusso rimase colpita delle tradizioni religiose e popolari del territorio, in particolare dai Riti della Passione: in occasione del Venerdì Santo, a Ferradina c'era infatti chi affrontava la processione a piedi scalzi e chi incappucciato con vesti bianche.

Proprio in occasione di quei riti, la loro bisnonna Giovanna Marin espresse un voto: se la famiglia fosse riuscita a tornare a Caorle al termine del conflitto, avrebbe istituito una processione simile a quella ferrandinese, come segno di ringraziamento per la salvezza ricevuta.
Al ritorno, la promessa fu mantenuta, e, con il benestare dell'allora Parroco di Caorle, la processione del Venerdì Santo (risalente al 1600) venne integrata con la presenza dei “baraboi”: inizialmente furono Francesco e i suoi figli a portare rispettivamente la croce e i ceri, camminando scalzi ed indossando delle vesti con cappuccio di colore nero realizzata da Giovanna. Questo voto si è poi rinnovato nel corso degli anni diventando una vera e propria tradizione: ancora oggi, dopo oltre un secolo, viene rinnovata ogni Venerdì Santo dai discendenti della famiglia Gusso “Santamore” che continuano a partecipare alla processione indossando le vesti realizzate dalla progenitrice e portando la croce e le torce.

Nel corso della visita a Ferrandina, i tre fratelli hanno cercato di recuperare informazioni sulla presenza dei loro antenati nel comune lucano. Le informazioni sono però stata trasferite all'archivio di stato di Roma dove, nel prossimo futuro, cercheranno di recuperare i documenti che permetteranno di trascrivere la storia famigliare e l'origine della processione dei Baraboi, una delle tradizioni oggi più note della Città di Caorle.

Bernardetta, Cesarina e Narciso Gusso sono stati accolti, inoltre, con grande cordialità dal Sindaco di Ferrandina, Carmine Lisanti, in un incontro istituzionale accompagnato da uno scambio di doni simbolici: i tre fratelli hanno consegnato al primo cittadino della località lucana un libro fotografico dedicato a Caorle ed hanno inoltre consegnato due piatti, anch'essi dedicati alla Città di Caorle e forniti da Pro Loco Caorle, al Presidente della Pro Loco di Ferradina, Rocco Zitto, il quale ha espresso la volontà di riprendere anche a Ferradina l'usanza della processione con figure incappucciate, interrotta nel 1970.

Il Comune di Caorle esprime apprezzamento per l’iniziativa promossa dai fratelli Gusso, che con sensibilità e dedizione si stanno impegnando per restituire alla collettività una pagina di memoria storica e familiare, capace di testimoniare come le radici del passato continuino a nutrire il senso di appartenenza alla nostra comunità.

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Ultimo aggiornamento: 31/10/2025, 17:09

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